domenica 17 ottobre 2010

Gioielli, Ziti... SUGO DI CARNE


Quando ho letto di questa raccolta non ho avuto dubbi su che gioielli usare, di cosa raccontare...
non amo le cose in oro giallo, quando ho potuto ho rivenduto tutto per comprarmi qualcosa che mi piacesse indossare... ma quelli che vedete nel piatto li conservo con cura.



Chi già ha imparato a conoscermi via web si è potuto rendere conto che ho una situazione familiare un pò strana, va bè diciamo "moderna", non sono sposata ma convivo e sicuramente allargherò la famiglia prima di consacrarla con un matrimonio, e vengo da una famiglia di genitori separati ma... la mia infanzia
è stata di tipo classico, adorabile per me, è stata come voglio sia anche un domani per i miei figli: scandita di una ritualità di ricorrenze, di punti fermi come i pranzi domenicali col solito menù fatto di orecchiette col sugo di braciole e polpette di pane fritte ,come preparare i pelati in boccaccio ad Agosto e la vendemmia a Settembre, come la gioia di sapere che il cucchiaio di legno col quale si è lavorato il purè di fave è destinato a me che lo tenevo nelle manine piccole e che ad ogni festa di Luglio avrei ricevuto una striscia di ciucci lecca lecca...
Poi tutto questo è terminato quando avevo 9 anni, è terminato da quando è venuta a mancare la mia nonna materna donna forte e tenace che indossava sempre degli orecchini ai quali erano appesi quei ciondoli d'oro che io conservo e... insieme a lei mangiavo gli ziti col sugo di carne, che condivido in questo post, me lo ricordo perchè si divertiva vedermi poi con le lenti degli occhiali schizzati di sugo e ogni volta che cucinava per lei usava sempre e solo gli ziti come formato di pasta e da quando lei non c'è più non ho più seguito la preparazione dei pelati , non ho più partecipato alla vendemmia, ho mangiato orecchiette fatte in casa , braciole e polpette di pane in qualsiasi giorno della settimana, per fare le fave che presto posterò uso il minipinner per far prima, e i ciucci lecca lecca me li sono comprata da sola da grande come ricordo ma... la pasta formato ziti non l'avevo mai più vista nè cucinare nè mangiare, l'avevo dimenticata fin quando leggo della raccolta di Fabiana e subito ho rivisto lei, mia nonna, la nonna Pascalina con i suoi orecchini ciondolosi mentre buttava nell'acqua bollente gli ziti... "CIAO NONNA!" grazie per i bei ricordi... e un grazie anche a Fabiana per questa opportunità


Ingredienti:
  • carne a pezzi per ragù a vostro gusto
  • olio evo
  • 1/2 cipolla
  • 2 foglie di alloro
  • crosta di grana
  • vino rosso
  • passata di pomodoro
  • sale
  • ziti
  • grana grattugiato (perfetto il rodez)
Procedimento:
  1. tritare la cipolla
  2. soffriggere leggermente in un tegame (preferibilmente di coccio o di ghisa) olio evo, cipolla e alloro
  3. unire la carne a pezzi e mescolarla di tanto in tanto fin quando non si vedrà più il sangue
  4. alzare la fiamma sfumare col vino rosso e aggiungere il pezzo di crosta di grana (quando si mescolerà stare attenti al grana che tende ad attaccarsi)
  5. aggiungere la passata e l'acqua calda che serve a sciacquare la bottiglia
  6. salare e mescolare
  7. portare a bollore e poi abbassare la fiamma e mettere il coperchio semiaperto
  8. cuocere mescolando di tanto in tanto per minimo un'ora
  9. controllare la tenerezza della carne altrimenti proseguire con la cottura
  10. al momento di mangiare lessare gli ziti in acqua bollonte
  11. scolarli per bene (tendono a riempirsi d'acqua)
  12. rimetterli in pentola con un paio di mestoli di sugo
  13. servire in singoli piatti aggiungendo un mestolo di sugo
  14. ognuno userà il grana a piacere
  15. usare i pezzi di carne per secondo
perfetti i resti di sugo nei piatti per concedersi una scarpetta col pane... ah ovvio che il sugo è perfetto per ogni formato di pasta sia secca che fresca

11 commenti:

Francesca ha detto...

Fantastica ricetta e fantastico ricordo!!!!!

Manuela ha detto...

Ciao cara!! Una bella storia e una bellissima ricetta!! Bacioni.

Federica ha detto...

E un grazie a te per aver condiviso con tutti noi questo dolcissimo ricordo della tua infanzia oltre a questa gustosa ricetta. Un grosso in bocca al lupo, un bacio

Fabiana ha detto...

Grazie a te per questo splendido racconto, per aver aperto il tuo cuore e per acervi reso partecipi di un ricordo dolcissimo e prezioso! È un ottimo inizio per riutilizzare gli ziti più spesso in modo da sentirti più vicino la tua splendida nonnina...un grosso in bocca al lupo Fabiana

Puffin ha detto...

bellissimo post e una meravigliosa ricetta!!un grossissimo in bocca a lupo! bacioni

Unknown ha detto...

Grazie ci ha fatto vedere una parte molto speciale del tuo passato...Gli ziti mi sembrano super!!!
Un bacione.

Anonimo ha detto...

Ciao Valentina ti ringrazio per la tua gradita visita.
Il tuo blog è bellissimo.
Anche io amo molto cucinare e sono sicura che da te troverò ricettine interessanti.
Un abbraccio, buona settimana e buona lettura.
Mariarita

ஃPROVARE PER GUSTAREஃ di ஜиαтαℓια e ριиαஓ ha detto...

grazie di cuore di aver condiviso la tua storia con tutte noi...
ottimi gli ziti e buonissimi..
ciao da lia

Seguace di Gesù ha detto...

Sei creativa e molto precisa! La torta è fantastica. Complimenti!

Valentina ha detto...

Bellissima storia, e io adoro gli ziti...da noi li facciamo la sera della vigilia di natale con tonno e olive...complimenti, ciao ciao

ornella ha detto...

E la tua nonna continuera' a fare gli ziti nella cucina celeste, commentando soddisfatta le tue qualita' di NIPOTINA SPECIALE:

Un abbraccio ornella